La lotta per l'umanità: dal disapprendimento alla sfida dell'AI
La cultura digitale attuale sembra essere caratterizzata da una condizione di permanente aggressione e autodifesa, accompagnata da un'ironia cinica che contraddice l'etica che invece può prosperare solo in un ambiente di silenzio e solitudine.
Il fenomeno del "disapprendimento" causato dall'incremento dell'isolamento sociale dalla diminuzione dell'interazione fisica tra individui è accentuato dall'esposizione della mente cosciente a una quantità sempre maggiore di contenuti.
Questa rapidità e brevità nell'elaborazione delle informazioni, ha come conseguenza una disattivazione della facoltà critica.
Ma il punto non è solo questo.
L'ascesa dell'AI rappresenta la prossima sfida per la condizione umana, poiché essa potrebbe avere come obiettivo l'aggiramento delle potenzialità dell'individuo attraverso l'imitazione o addirittura la sostituzione dell'umano.
Tuttavia, ci sono anche implicazioni più profonde da considerare.
Mircea Eliade ha introdotto il concetto di "fisiologia mistica", che si riferisce alla scintilla di uno spirito divino grazie a cui è possibile elevarsi dalla dimensione materiale a quella intellegibile.
In questa prospettiva, un corpo immaginale non è solo una visione fantasiosa, ma è costituito da un'energia sottile che lo rende una realtà a metà strada tra il corpo e l'anima.
La difficoltà nella comprensione di questo concetto è che se l'intelligenza artificiale ha come obiettivo l'aggiramento della condizione umana, ciò potrebbe portare alla perdita dell'accesso al regno immaginale, che rappresenta uno spazio personale e collettivo per la nostra cultura, le nostre storie, i nostri sogni, i nostri simboli e tutto ciò che ci permette di raggiungere l'individuazione e gli attributi supremi dell'inconscio.
Di conseguenza, l'AI potrebbe rappresentare una minaccia per la realizzazione spirituale dell'umanità, poiché essa potrebbe interrompere ogni contatto con il divino monopolizzando completamente i poteri dell'immaginazione, dell'intuizione e dell'autosviluppo.
La storia andrà avanti. Chi ha orecchie per intendere intenda.