Ecosistemi 2.0

Più volte abbiamo raccontato di come quest’ultimo decennio abbia trasformato le nostre abitudini e costantemente messo in discussione le nostre certezze. Tuttavia, coloro che riescono a cogliere le opportunità offerte da questo ambiente ambiguo sono quelli destinati a rimanere. Non è possibile permettersi di restare attaccati ai vecchi modelli per sempre, ma è necessario adattarsi e innovare. Per i più attenti, da qui si può comprendere il concetto di Carl Schmitt secondo cui “l’umanità è uno strumento particolarmente idoneo alle espansioni imperialistiche ed è, nella sua forma etico-umanitaria, un veicolo specifico dell’imperialismo economico".

Ci siamo capiti.

Per realizzare questa “evoluzione”, è cruciale abbracciare logiche e modalità di lavoro che potrebbero essere sfuggite ad oggi alla nostra attenzione. Ciò richiede la presenza di figure professionali con una visione a 360° che sappiano analizzare l’intero mercato, se non addirittura il mondo intero, in cui la nostra impresa opera. 

Un modello che evolve

All’alba di questa nuova era tecnologica, guidata dall’IA, necessitiamo di persone che vadano oltre i ruoli tradizionali di gestori, specialisti o esperti. Occorrono persone che abbiano la capacità di riconoscere il potenziale delle collaborazioni tra stakeholder, partner e piattaforme anche provenienti da settori diversi e di favorirne lo scambio informativo, di dati e intuizioni.

Creando connessioni con diverse “sfere”, possiamo scoprire un’ampia gamma di applicazioni e opportunità di crescita, anche in settori completamente estranei al nostro. L'obiettivo è allargare i nostri orizzonti, poiché i nostri unici limiti sono quelli che ci imponiamo.

Nonostante (l’apparente) caos, non possiamo permetterci di rimanere confinati nella nostra comfort zone. È in momenti di continua incertezza come questi che emergono le maggiori opportunità di crescita e sviluppo, utili per costruire un vantaggio competitivo sostenibile. È proprio quando il dubbio inizia a insinuarsi, che è il momento di cambiare marcia, rialzarsi e riprendere a correre.

Oggi vale la legge secondo cui sopravvive chi è in grado di adattarsi, costruendo basi sempre più solide. Come sostiene uno dei miei più amati filosofi (che vi lascio indovinare): “ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti ed europei.”  Pertanto, è essenziale che sviluppiamo la capacità di abbracciare al meglio le sfide del presente e del futuro.

È nel nostro DNA.

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