Il capitale tecno-umano
Si sente dire che il 2023 sta rappresentando un anno di grandi decisioni, se non addirittura di svolta.
Quello che sappiamo è che nell’era della conoscenza, il vero potere si cela dietro scelte audaci e informate.
Provate a pensare a un futuro in cui tecnologia e intelligenza umana si fondono per creare imprese invincibili.
Tutto parte però dal problema che numerose imprese si limitano a sperimentare tecnologie avanzate o intelligenza artificiale, senza prevedere un'implementazione olistica o stanziare le risorse finanziarie adeguate.
Tale situazione si verifica frequentemente poiché i progetti in questione non ricevono il sostegno, il tempo e l'autonomia necessari per prosperare.
L'adozione coraggiosa e la sua integrazione accurata nelle strategie e nelle operazioni aziendali, conduce ad un incremento significativo del valore commerciale generato.
Valore che per essere ricavato necessita nei contesti lavorativi di un ripensamento radicale del modo in cui persone e macchine interagiscono.
Forze che guidano
2 forze inarrestabili stanno guidando la rivoluzione digitale: i dati e la potenza della tecnologia. Queste forniscono le fondamenta per lo sviluppo operativo, i modelli previsionali e l’IA.
Eppure, c'è un altro ingrediente essenziale: il giudizio umano.
Le menti brillanti che pensano, scelgono e guidano, in un mondo sempre più complesso.
Diventare un'impresa intelligente significa combinare la potenza del soft judgement e dell'hard data, unendo teoria e pratica in un'unica armonia produttiva.
Le imprese intelligenti non sono frutto del caso, ma il risultato di scelte ponderate e di un sapiente equilibrio tra analisi e intuito.
Miopi e continuamente abbagliate però la stragrande maggioranza delle imprese non ha la minima idea che i propri investimenti sono insufficienti mentre gli sprechi abbondano.
La digitalizzazione per modernizzare a lungo termine langue.
Accelerare per non marcire
L’Italia si lamenta ormai da decenni della perdita di competitività ma di innovazione di processo e di servizio difficilmente se ne vede l'ombra. E anche qui gli investimenti latitano. Ed allora ben venga una discussione vera anche in Italia. Purché sia una cosa seria.
È chiaro a tutti i decision maker che dovremo fare di più con meno, trovare valore laddove le innovazioni si sovrappongono e investire strategicamente in tecnologie che stanno raggiungendo un punto di svolta.
Sono fermamente convinto che, in futuro, l'implementazione di applicazioni sempre più sofisticate, adottate in maniera strategica e su larga scala, rivestirà un ruolo cruciale per il successo di gran parte delle aziende. La mole di dati è in continua crescita e tale tendenza sembra destinata a mantenersi tale. L'IA rappresenta uno strumento essenziale per estrapolare significato da ingenti quantità di informazioni, garantendo decisioni ponderate a livello organizzativo. In questa nuova era, solo coloro che abbracciano la trasformazione prospereranno.