Smart Leadership Canvas di Filippo Poletti e Alberto Ferraris
Industria 5.0 e leadership trasformativa rappresentano la nuova frontiera per qualsiasi moderna organizzazione aziendale. Uno scenario dove l’IA spinta dalla trasformazione digitale non è più un solo progetto tecnologico, ma una riconfigurazione radicale del modello di business.
Uno scenario dove un comando di successo si manifesta attraverso la capacità di creare e gestire reti sinergiche all'interno e all'esterno dell'organizzazione, con un'enfasi cruciale sui talenti e sull'adozione di infrastrutture digitali all'avanguardia.
Questi sono solo alcuni dei punti che emergono dall’indispensabile edizione “Smart Leadership Canvas” di Filippo Poletti e Alberto Ferraris, stampata dalla Guerini Next (vedi anche l’intervista che abbiamo fatto a uno dei due autori a questo link).
Il lavoro degli autori è prezioso. Oltre 300 pagine tra interviste, casi studio, strumenti e riflessioni per farci capire quanto l’IA abbia bisogno oggi e sempre più in futuro di cuore e cervello.
Il paradigma imprenditoriale è passato da un’intuizione empirica a una logica basata sui dati: i manager del futuro devono creare sinergie tra intelligenza umana e artificiale per prendere decisioni sempre più informate e generare nuovo valore.
Qui nasce l'evoluzione verso l'homo valens, capace di produrre non solo beni e servizi ma anche valori. Una peculiarità fondamentale per distinguersi nel mercato globalizzato e multi-allineato. L'opportunità è concreta e deve essere colta immediatamente.
Questa prospettiva richiede una riflessione critica su cause e conseguenze di questa accelerazione dell’iper digitale, evidenziando la necessità di un metodo estremamente integrato che coniughi tecnologia e competenze umane. Solo attraverso un comando visionario e una gestione strategica delle risorse è possibile trasformare le sfide in opportunità, promuovendo una crescita sostenibile e antifragile. L'urgenza di agire è evidente: il futuro delle nostre imprese dipende dalla nostra capacità di innovare e adattarci, superando le concezioni abituali per abbracciare una nuova era di rivoluzione tecnologica e umana.
“Può sparare… solo chi è pronto a ricevere il proiettile!” ci ricordava Jun Fukuyama.