Stato d'eccezione, pianificazione economica, pensiero apocalittico, guerra, guerra dei media, due Italie. Da un lato tutte quelle imprese che non riusciranno a comprendere o applicare malamente un testo come quello di Alessandro Rimassa "Company Culture. Il sistema operativo che fa crescere le aziende", dall'altro lato, coloro che ci proveranno in ogni modo, apprezzando e soprattutto capendone l'urgenza. Più che provare il senso reale è testare, adattare, trasformare, far evolvere... nella seconda di copertina mi è piaciuto il verbo "coltivare".

È da tempo che volevo riportare questa edizione.

Molto apprezzata, ricca di spunti, agevole e sicuramente completa.

Eppure la stragrande maggioranza del gregge di aziende che rappresenta il presente e il futuro del tessuto economico italiano, con difficoltà verrà mai a contatto con questi temi d'importanza strategica. Gregge poi che per onanismo intellettuale nemmeno ha chiaro il fatto che quelle di maggior successo tendono in qualche modo alle direttrici promosse da "Company Culture".

Si preferisce la lamentela invece di rendersi conto che un corretto sistema operativo aziendale e di conseguenza qualità del lavoro, aumenterebbe le performance aziendali dal breve al medio e lungo termine.

Non è solo un tema di "cultural fit", di "employee engagement" o di "learning organization" ma attivare diverse leve e mindset per raggiungere un livello di comprensione della realtà più sistemica. Come riporta la quarta di copertina: "il successo delle nostre imprese è direttamente proporzionale all'investimento che facciamo in purpose, valori e persone".

Le alternative che abbiamo difronte sono poche. Dunque occorre l'intelligenza e il coraggio per cambiare.