Daniel Casarin

View Original

Ciberneticon 2024 - AntifrAGILE: dati e valore aziendale nell’era dell’IA

Il recente Cibenerticon 2024 a cui siamo stati invitati e che abbiamo promosso e supportato con Adv Media Lab, ha fatto emergere numerose verità che l'Europa e l'Italia non possono ignorare:

  1. Siamo nel regno della quantità e della datificazione... ne parlava già René Guénon nel 1945, facciamoci due conti...

  2. L'integrazione dell'IA non è più una semplice opzione tecnologica ma un imperativo strategico, rappresentando una trasformazione radicale delle strutture organizzative

  3. L'IA deve essere guidata dal vertice aziendale con ricadute su tutti i livelli organizzativi

  4. La priorità e l'importanza del ruolo umano non è mai stato così strategico, peccato si stia andando spesso nella direzione opposta

L’uomo moderno, l’uomo della tecnica, ossessionato dall'efficienza e dai suoi obiettivi, possiede un universo mentale limitato esclusivamente a ciò che è funzionale a tale efficienza. È qui che capiamo che la questione deve andare oltre la tecnica e spero durante l’evento di aver spinto a qualche riflessione su cosa significhi, in questo contesto: diventare antifrAGILI ed essere europei.

È una sfida che ci deve riportare alle nostre origini, alle nostre identità e simboli.

AntifrAGILE

Dati e valore aziendale nell’era dell’IA

Come operare in un contesto definito dall'eccesso di informazioni, dall'iper digitale, o da un'incertezza continua? Questo è un momento complesso per prendere decisioni. Ed è il momento delle scelte per quanto concerne gli investimenti in intelligenza artificiale. Le crisi, a partire da quella finanziaria del 2008 o quella del 2020, ci dovrebbero aver però insegnato come le imprese che adottano un approccio antifragile, ossia capaci di trarre beneficio dal disordine, siano quelle in cui le componenti dei dati, delle tecnologie, dei processi e delle persone, siano più solide e profondamente integrate nel DNA dell’impresa. Da dove cominciare?


L'Europa infatti non è solo un contesto geografico, è un tessuto culturale e storico profondamente intrecciato, uno spazio che ha cercato di trascendere qualsiasi polarizzazione verso un ideale comunitario di sintesi più grande dove la “tecnica” aveva una posizione ben specifica.

Questa dimensione profonda dell’idea di Europa è ciò che rende la sfida dell'IA particolarmente significativa. Non è solo una questione di "aggiornare i sistemi" o "implementare nuove tecnologie", ma di ridefinire le nostre nozioni di comunità, imprenditoria, collaborazione e competitività nell’era iper digitale.

Va compreso che ogni decisione tecnologica è anche un atto culturale.

Seguendo la parola della filosofa Simone Weil: “Chi non vuole estrarre la spada morirà di spada.”

La sfida è immensa, ma è anche un'opportunità senza precedenti per riaffermare e rinnovare la nostra identità nell'era dell'intelligenza artificiale.