Daniel Casarin

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Agile marketing in Italia: da dove cominciare? Un approfondimento su [Guerini e Associati Edizioni]

Scomodiamo tranquillamente Eraclito: non c’è realtà permanente a eccezione della realtà del cambiamento.

Nel contesto attuale, caratterizzato da un equilibrio precario tra ottimismo e pessimismo economico, l’agile marketing emerge come un'opportunità strategica e come necessità inevitabile per le imprese italiane che intendono sopravvivere e prosperare in un mercato sempre più volatile. Ovviamente non possiamo permetterci di adottare questa metodologia in maniera acritica, ignorando le peculiarità culturali e strutturali che rendono unico il contesto italiano.

L'agile marketing deve essere interpretato, adattato e implementato con precisione, tenendo conto delle dinamiche locali e della necessità di preservare un'industria che, pur con tutte le sue fragilità, rappresenta ancora un pilastro fondamentale per il futuro del nostro Paese.

In un'epoca di decoupling tra le grandi potenze economiche sino-statunitensi, con una spinta crescente al reshoring delle produzioni, scopriamo che la manifattura, è lontana dall’essere un residuo del passato ma rimane il fulcro di ogni economia avanzata. Questa realtà, brutalmente manifestata dalla congiuntura pandemica e aggravata dal conflitto in Ucraina, impone una riflessione attenta: nessun paese è mai diventato grande consumando, ma producendo, e per mantenere questa grandezza è indispensabile preservare i saperi e le filiere produttive. Senza queste, rischiamo di diventare economicamente, tecnologicamente, strategicamente e intellettualmente dipendenti da altri, una condizione di vulnerabilità inaccettabile per una nazione come l'Italia (e mano a mano in Europa), che ha già pagato caro il prezzo della deindustrializzazione.

Il nostro Paese, reduce da decenni di delocalizzazioni selvagge e di una politica industriale pressoché inesistente, si trova oggi a fare i conti con una realtà in cui la manifattura, pur essendo sopravvissuta per tenacia e capacità, è comunque a grande rischio. L'Italia, più di altri paesi, rischia di perdere l'industria del futuro, nonostante abbia saputo preservare alcune nicchie di eccellenza all'interno delle catene globali del valore. La deindustrializzazione che ha segnato gli ultimi trent'anni non ha trovato drammaticamente alcun argine istituzionale, anzi, è stata aggravata da crisi economiche e da una politica di austerità che ha ulteriormente compresso consumi interni e investimenti.

In questo contesto, l'introduzione dell'agile marketing in Italia deve essere vista sicuramente come:

  1. Risposta tattica alle sfide del mercato

  2. Elemento strategico in grado di rilanciare l'industria e la manifattura nazionale

  3. Tratto d’unione in grado di facilitare l’integrazione verso quella che viene definita industria 4.0 e soprattutto 5.0

L'agile marketing, con la sua enfasi sulla velocità e l'adattabilità, offre un'opportunità per le imprese italiane di rimanere competitive e di rispondere alle esigenze del mercato globale. Senza dimenticare che per evitare che si trasformi in una moda passeggera, l’agile marketing deve essere integrato in una visione più ampia, che comprenda la necessità di rilanciare la produzione manifatturiera e di investire in una politica industriale coerente e lungimirante.

L'articolo che segue non si limita a presentare le teorie e le tecniche dell'agile marketing, ma propone una riflessione critica e approfondita su come queste possano essere applicate con successo nel contesto italiano.

In un'Italia che oscilla tra il fantasma di un ottimismo di una possibile ripresa e il pessimismo di una stagnazione economica, l’agile non può essere solo sinonimo di velocità, ma può e deve diventare un valore intrinseco di qualità, integrità e coerenza strategica. Solo così potremmo contribuire a costruire un futuro più solido, sostenibile e prospero per le imprese italiane ed europee, preservando ma soprattutto sviluppando al contempo quel patrimonio industriale e manifatturiero che è il vero cuore pulsante della nostra economia.

Buona lettura.

→ Come fare agile marketing in Italia